Il 29 settembre 2021 si è svolto a Tulear il Local Stakeholder Meeting, ovvero l’incontro di presentazione della nuova fase del progetto L’ACQUA È VITA alla comunità locale.
All’incontro hanno partecipato oltre 90 persone tra abitanti dei villaggi in cui costruiremo le prossime Water Tower, autorità locali e nazionali, rappresentanti delle minoranze etniche e religiose e delle principali ONG operanti nel sud del Madagascar.
È stato un bellissimo evento in cui non è mancata la musica dal vivo e il folklore, e che è stato ripreso anche dai media locali e nazionali, come si può vedere da questo servizio andato in onda alla TV malgascia.
Il progetto è attivo dal 2018 e finora abbiamo costruito 25 sistemi idrici che garantiscono accesso gratuito e illimitato all’acqua potabile a oltre 50.000 abitanti dei villaggi rurali della periferia di Tulear, nel Sud del Madagascar (scopri qui tutte le Water Tower).
A ottobre 2021, dopo lo Stakeholder Meeting, abbiamo avviato la costruzione di altri 9 sistemi idrici, che porteranno l’acqua potabile ad altre 40.000 persone che oggi non ce l’hanno.
Nelle scorse settimane, durante il suo viaggio di volontariato in Madagascar, il nostro Davide Bertapelle è andato in visita a Behera, Betoho, Marohala e Vorondreo, quattro villaggi isolati a nord di Tulear.
Per raggiungerli ha dovuto attraversare il letto di un fiume in secca da ormai diversi anni e camminare per molti km in un paesaggio semidesertico.
Arrivato ai villaggi ha incontrato la popolazione locale che vive in condizioni estreme: bambini denutriti che studiano in scuole fatiscenti, donne costrette a camminare anche 8 km tutti i giorni per trovare l’acqua, famiglie numerose che vivono quasi esclusivamente della raccolta di mango.
Ma qualcosa sta per cambiare in questi villaggi.
Da qualche giorno gli operai di Zanaray hanno avviato i lavori di costruzione di 4 Water Tower che entro pochi mesi garantiranno accesso gratuito e illimitato all’acqua potabile a tutta la popolazione.
E come abbiamo già visto negli altri villaggi con l’acqua tutto cambierà e anche in queste aree sperdute e dimenticate da tutti rifiorirà la Vita.
Il progetto è inoltre certificato da Gold Standard, che ogni anno ne misura e certifica l’impatto ambientale in termini di riduzione delle emissioni di CO2.
Tali minori emissioni vengono quindi convertite in crediti di carbonio, venduti sul Mercato Volontario: le costruzioni già completate stanno riducendo oltre 70.000 tons di CO2 ogni anno, in base ai dati già certificati da Gold Standard.