Mi sveglio alle 6.30 perché fuori c’è molto rumore. Oggi è domenica e si sa che è il giorno dedicato alla chiesa per i malgasci, fortunatamente riesco a prendere sonno e quando mi sveglio sono ormai le 8.
Il primo pensiero è chiamare il centro tamponi di Tanà per sapere se è arrivato l’esito del tampone che mi è stato fatto al mio arrivo in aeroporto. La prima chiamata va così così e mi viene detto di richiamare dopo 30 minuti per avere risposta. Passano i 30 minuti ma mi risponde un’altra signorina che mi chiede invece di inviarle un SMS con i miei dati e di richiamare dopo 30 minuti. Quindi faccio tutto quanto mi è stato detto e richiamo, risponde un’altra signorina che mi chiede nuovamente i dati e a cui spiego tutte le “puntate”. Mi dice quindi OK chiamami tra 15 minuti. Finalmente dopo questi ulteriori 15 minuti mi viene detto che l’esito è negativo e che il prossimo tampone è fissato presso l’hotel dove sto svolgendo la quarantena tra le 10.30 e 12.30 di domani mattina. E che l’esito verrà comunicato al responsabile dell’hotel entro la sera del martedì 5 ottobre.
È tempo allora di chiamare Nicole e Asia che mi raccontano che oggi mangiano bigoli al ragù d’anitra (che bontà). Io invece mi accontento di tagliolini al prosciutto e una macedonia di frutta fresca assieme alle mie compagne di quarantena francesi. Pomeriggio dedicato quindi a smistare alcune email e richieste informazioni riguardo l’organizzazione di un container dall’Italia. È tempo ormai della classica foto degli ultimi due giorni, ovvero il tramonto.